Category: Seminars and Conferences
State: Archived
Friday, March 28th, 2014, 3:00 PM

Momento angolare orbitale e trasmissione mediante onde vorticose: presentazione e discussione

DET Conference Room, 5th floor of the Electronics and Telecommunications Department

Negli ultimi mesi, i mass media hanno dato rilevanza all’esperimento svolto da Fabrizio Tamburini a Venezia sulle cosiddette “onde vorticose”.
Da un lato i sostenitori prevedono possibili applicazioni alle trasmissioni radio e guidate con incrementi significativi dell’efficienza spettrale.
Allo stesso tempo, alcuni ricercatori hanno avanzato dubbi sull’effettiva novità dell’esperimento.
Un gruppo della facoltà di Fisica dell’Università di Torino sta analizzando l’argomento e sarà ospite del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni per una breve presentazione, seguita da una discussione.

Saranno presenti alcuni docenti del gruppo (Professori Paolo Gambino, Lorenzo Magnea, Roberto Tateo) e due dottorandi (Rossella Gaffoglio e Andrea Cagliero), oltre a personale di Telecom Italia (William Tomaselli) e Centro Ricerche Rai interessati alle potenziali applicazioni delle onde vorticose così come alla loro eventuale sperimentazione nel settore della radiofrequenza presso i laboratori del Test Plant Telecom Italia di Torino.

Abstract:
Nel seminario sarà presentato il tema attuale dei fasci elettromagnetici OAM (momento angolare orbitale), con particolare attenzione ad alcuni degli aspetti più rilevanti che stanno emergendo in questi ultimi anni nel contesto dell’ottica e delle radiocomunicazioni.
Il seminario sarà diviso in due parti. Nella prima si illustreranno le possibili soluzioni OAM dell’equazione di Helmholtz parassiale, sarà definito il concetto di momento angolare orbitale di un fascio elettromagnetico e si chiariranno le differenze rispetto al ben più noto momento angolare di spin. Seguiranno alcune considerazioni sulle proprietà delle due principali tipologie di onde vorticose, i modi Laguerre-Gauss e Bessel-Gauss, e sulle tecnologie attualmente disponibili per produrle sperimentalmente.
La seconda parte avrà invece lo scopo di chiarire quali possano essere i vantaggi e i limiti di una nuova tecnologia basata sull’impiego dei fasci vorticosi nell’ambito delle comunicazioni radio, accennando alla possibilità di creare e rilevare stati OAM tramite l’utilizzo di schiere circolari di antenne.

Tutti gli interessati sono benvenuti.
Per eventuali informazioni, contattare Roberto Garello (garello@polito.it).