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Un incontro tra tecnologia e arte al MAXXI di Roma

La tecnologia al servizio della creatività. Il Politecnico, grazie al lavoro del dottorando Edoardo Todde del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni-DET, ha contribuito alla realizzazione dell’installazione “ASSENZAHAH ESSENZAHAH” dell’artista Riccardo Benassi, in lizza per il MAXXI BVLGARI PRIZE.
Sotto la supervisione del professore Alessandro Rizzo, coordinatore del gruppo di ricerca Complex Systems Laboratory – CSL ha supportato Benassi nella progettazione e sviluppo della componente robotica del suo concept, contribuendo a portare l’opera a compimento.
L'installazione di Benassi, esposta al MAXXI di Roma nella sala “Gian Ferrari”, rappresenta un esempio unico di come l’incontro tra arte e tecnologia possa aprire nuove prospettive multidisciplinari, interpretative e sensoriali. Con il titolo emblematico “ASSENZAHAH ESSENZAHAH”, l’opera presentata il 24 ottobre vede due cani robotici che, grazie alla programmazione sviluppata dal team del Politecnico, eseguono coreografie sincronizzate all’interno di un montacarichi. Questi movimenti sono accompagnati da un testo laser proiettato sulle pareti e da una composizione musicale, creando una vera e propria performance che interroga il rapporto tra intelligenza artificiale e l’interazione umana.

L’opera nasce dalla riflessione dell’artista, Riccardo Benassi, su come le nuove tecnologie stiano pervadendo e rapidamente trasformando tutti i nostri spazi quotidiani, il nostro modo di comunicare, lavorare, muoverci ed emozionarci; insomma, l’esperienza stessa della realtà.
Benassi ha richiesto il supporto tecnico del Politecnico per la complessità dell’implementazione robotica e per sviluppare il suo brief creativo. La collaborazione con Edoardo Todde e il gruppo di ricerca CSL ha permesso di integrare la tecnologia in una visione artistica più ampia, evidenziando come l’innovazione scientifica possa diventare un linguaggio espressivo potente e poliedrico.
L’intervento del Politecnico rappresenta un tassello fondamentale in questa edizione del MAXXI BVLGARI PRIZE, una competizione che dal 2018 premia le opere di artisti italiani emergenti, arricchendo la collezione d’arte contemporanea del MAXXI. I finalisti, tra cui Benassi, sono stati scelti dalla giuria tra una rosa di candidati individuati da figure di spicco del panorama dell’arte contemporanea in Italia. Bisognerà aspettare fino al 17 gennaio 2025 per scoprire il vincitore; l’opera premiata entrerà a far parte della collezione permanente del museo.
“Siamo molto felici di questa collaborazione, - dichiara il docente Alessandro Rizzo - Crediamo fermamente nella contaminazione tra tecnologia e arte, nella prospettiva di un mondo in cui uomini e macchine saranno chiamati a interagire e convivere sempre più spesso. Molte delle nostre ricerche, infatti, vertono sulla relazione tra uomini e robot, alla ricerca di un’interazione sicura e piacevole”.
“È stata una gioia vedere crescere l’opera sotto i miei occhi e mettere a disposizione dell’arte e del pubblico le mie competenze tecniche. Penso che queste contaminazioni siano utili a far familiarizzare le persone con la scienza e la tecnologia”, conclude Edoardo Todde.